Ristrutturazione del bagno: le detrazioni fiscali

Ristrutturazione del bagno: detrazioni fiscali

Vuoi ristrutturare il tuo bagno? Questo è il momento ideale per dare il via ai lavori, perché puoi beneficiare delle detrazioni fiscali e dei bonus per le ristrutturazioni edilizie.

Il rifacimento bagno è tuttavia uno degli interventi edilizi dove più spesso ci sono difficoltà d’interpretazione e dubbi sull’applicabilità delle detrazioni fiscali: vediamo allora meglio insieme quali sono esattamente le agevolazioni e le spese che possono essere detratte fiscalmente.

 

Detrazione fiscale per la ristrutturazione del bagno: normativa di riferimento

Quando si parla di ristrutturazione del bagno, i dubbi sulla detraibilità o meno delle spese sostenute sono sempre in agguato: la normativa di riferimento è la stessa delle ristrutturazioni edilizie e prevede, per gli interventi su immobili residenziali, la possibilità di recuperare il 50% della spesa sostenuta in detrazione IRPEF.

La normativa di riferimento prevede le seguenti casistiche:

  • Lavori di manutenzione ordinaria solo per le parti comuni degli immobili
  • Lavori di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari
  • Lavori di restauro e risanamento conservativo sulle singole unità immobiliari
  • Ristrutturazione edilizia sulle singole unità immobiliari

L’attuale normativa è quindi la stessa che permette di usufruire della detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia ed è in vigore orma di parecchi anni: è stata nel corso del tempo più volte modificata e prorogata.

Sul nostro sito, alla pagina dedicata alle Agevolazioni e detrazioni fiscali ristrutturazioni, potete scaricare direttamente la Guida Ristrutturazioni edilizie ufficiale e aggiornata dell’Agenzia delle Entrate.

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Ristrutturazione Bagno 01

Ristrutturazione Bagno

a Milano, Monza e Brianza

 

 

Detrazione fiscale per la ristrutturazione del bagno: quando è possibile richiederla?

Quando è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno?
Ai fini delle detrazioni fiscali per il rifacimento del bagno, vanno fatte delle considerazioni.

Nel caso in cui l’intervento sia diretto semplicemente alla sostituzione di sanitari, rubinetti, delle piastrelle o a tinteggiare le pareti del bagno all’interno di un appartamento, non è prevista alcuna detrazione fiscale. Questi lavori vengono infatti considerati degli interventi di manutenzione ordinaria che, eseguiti all’interno di una singola unità immobiliare, non sono agevolabili: lo sono solamente se eseguiti su parti comuni di edifici residenziali (per esempio, se eseguiti su un bagno comune nel condominio).

Le spese per la ristrutturazione del bagno che rientrano tra le spese agevolabili, anche se eseguite all’interno di una singola abitazione, sono gli interventi volti a rifare l’impianto idrico-sanitario al fine di renderlo a norma, classificabili come manutenzione straordinaria.

Nella Guida alle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, viene espressamente indicato a pagina 38 che la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione.

Pertanto, tutto questo significa che anche gli interventi prima citati come ‘manutenzione ordinaria’ (sostituzione piastrelle, ritinteggiatura, ecc.) di per sè non sono detraibili se costituiscono l’unico intervento effettuato, ma diventano agevolabili se abbinati ad un rifacimento integrale degli impianti idraulici del bagno, in quanto rientrerebbero nell’ambito di una ‘intervento maggiore’ fiscalmente detraibile.

 

Detrazioni fiscali e Iva agevolata per il rifacimento del bagno

Se i lavori di rifacimento del bagno comprendono quindi anche il rifacimento dell’impianto idrosanitario, dell’impianto elettrico, lo spostamento di tramezze o altre opere che si possono come manutenzione straordinaria, è possibile beneficiare della detrazione IRPEF del 50 per cento per il totale della spesa di ristrutturazione del bagno, sia che le opere siano realizzate su abitazioni private sia su parti comuni di edifici residenziali.

In ogni caso, va detto che sia gli interventi di manutenzione ordinaria sia gli interventi di manutenzione straordinaria godono sempre dell’IVA agevolata al 10%: questo significa che tutti gli interventi di rifacimento bagno, anche quando non siano detraibili, godono di questa agevolazione fiscale.

Va fatta però una precisazione sull’acquisto dei materiali: l’Iva è ridotta solo se ad acquistare il materiale è l’impresa che poi fattura al committente.

 

Ristrutturazione del bagno invalidi: agevolazioni

Le spese sostenute per la ristrutturazione del bagno invalidi seguono la stessa logica vista in precedenza.

Nel caso in cui il rifacimento del bagno preveda interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, tutte le spese saranno sempre detraibili: ad esempio, rientrano in questa casistica interventi per allargare la porta del bagno e consentire l’accesso di una persona in carrozzina, oppure sostituire una porta a battente con una porta scorrevole.

Si potrà beneficiare della detrazione per interventi di rifacimento del bagno finalizzati sia all’eliminazione delle barriere architettoniche sia a favorire la mobilità del disabile all’interno del locale, quindi interventi quali l’installazione di un wc rialzato, di un lavabo senza ingombri sottostanti (che permetta alla carrozzina di avvicinarsi in modo corretto), di una doccia a filo pavimento, di seggiolini ribaltabili a parete, maniglioni fissi, ecc.

Va tuttavia detto che (esattamente come nel caso precedente) la sola sostituzione di un sanitario potrebbe non essere detraibile: anche sostituire una vasca da bagno con una vasca con sportello apribile potrebbe non essere sufficiente per rientrare nell’agevolazione. Dipende da diversi fattori, e in questi casi è sempre meglio sentire il parere di un esperto. Anche in questo caso, quindi, qualsiasi intervento è agevolabile se può configurarsi come manutenzione straordinaria.

 

Realizzazione del secondo bagno e detrazioni fiscali

La realizzazione di un secondo bagno all’interno di un immobile esistente ad uso residenziale è considerato un intervento di manutenzione straordinaria e pertanto gode della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie. Sono agevolabili tutte le spese per le opere necessarie all’ottenimento di un nuovo servizio igienico completo: impianto idraulico, impianto elettrico, piastrellatura del pavimento e delle pareti di rivestimento, sanitari, rubinetteria etc…

Va tuttavia sottolineato che questo vale solo se il secondo bagno viene creato all’interno del volume già esistente della casa, ovvero senza aumentarne la superficie esistente. In caso contrario, il nuovo bagno viene considerato un ampliamento della casa e l’intervento non è detraibile perché considerato come nuova costruzione.

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Ristrutturazione del bagno: le detrazioni fiscali

Ristrutturazione del bagno

 

Mobili del bagno e detrazioni fiscali

Il bonus mobili è un’ulteriore agevolazione fiscale a favore di chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia, ammessi alla detrazione 50%. Nel caso, quindi, in cui effettuate un intervento di rifacimento del bagno rientrante a diritto in tale detrazione, avete la possibilità di usufruire anche di sconto fiscale per l’acquisto di altri mobili della casa.

La cosa interessante è che la normativa prevede la possibilità di detrarre dall’Irpef tutte le spese sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, non solo della stanza oggetto di manutenzione straordinaria (nel nostro caso, il bagno).

Questo significa che potete acquistare qualsiasi mobile per la casa (ovvero per l’immobile soggetto alla ristrutturazione) e portarlo in agevolazione: non deve necessariamente essere un mobile per arredare il bagno, ma può essere una cucina, un divano o un mobile per un’altra stanza. Lo stesso ovviamente vale al contrario: se effettuate un intervento di ristrutturazione che coinvolge altre parti della casa e non il bagno, potete sfruttare il bonus mobili per acquistare mobili da bagno.

Il bonus mobili può così essere speso a vostra discrezione, e potrete detrarre il 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 10.000 euro, indipendentemente dall’ammontare della spesa sostenuta per l’intervento di ristrutturazione collegato.

 

Quanto costa rifare un bagno con le agevolazioni?

Nel nostro articolo Quanto costa rifare un bagno? trovate un elenco dettagliato di tutti i costi per la ristrutturazione del bagno, e una tabella semplificata con i costi medi per metro quadro.

Ovviamente, il costo di ristrutturazione totale di un bagno dipende da tanti fattori (come meglio descritti nel nostro precedente articolo) in primis la dimensione del bagno e la scelta dei materiali: in ogni caso, grazie alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali per il rifacimento del bagno, potete risparmiare molti soldi e dimezzare la spesa.

 

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Image Credits:
http://justrightbathrooms.com.au/luxury-bathroom-renovations.html

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